Pensiero di ringraziamento per il mio maestro
Il metodo è la naturale evoluzione della terapia Essena, creata e definita dal mio Maestro Thomas che con infinita pazienza mi ha accompagnata in questi ultimi 20 anni. Mi mancherà la tua rassicurante presenza, ma confido nella presenza numinosa e silenziosa. Grazie per avermi accolta … grazie per avermi fatta sentire a casa… grazie per esserci sempre.
Lui definiva la terapia Essena come un mezzo:” la combinazione dell’uso delle mani, come in un massaggio, all’uso della voce, modulata in vocalizzazioni. Attraverso le mani e le vocalizzazioni dell’operatore fluisce un’energia d’amore che riarmonizza il flusso dell’anima verso la mente, il corpo e il cuore di chi riceve. Attraverso il respiro, soffio dell’essenza, e le mani, unte con oli “sacri” si eseguono tocchi amorevoli che nutrono profondamente la nostra essenza… “.
Il Tocco Esseno della Pace è un metodo originale per il benessere della persona, agisce su tutti i piani, fisico, mentale, emozionale e vibrazionale. Consiste nell’uso di frequenze sonore vocalizzate e veicolate da tocchi, tipo massaggio, che rilassano profondamente e sostengono la persona in un percorso di riconoscimento e consapevolezza di sé, allo scopo di migliorare una comunicazione intima più profonda e facilitare quella con gli altri.
La peculiarità di questo approccio è legata, oltre all’uso della voce e del tocco massaggio, ad un terzo elemento che completa l’esperienza, il campo quantico condiviso tra utente e operatore, in cui si svolge il trattamento e che diventa spazio Sacro di esperienza per cliente e operatore.
Il Tocco Esseno della Pace ristabilisce, attraverso le vocalizzazioni e il tocco, l’armonia vibratoria di tutti i nostri corpi: fisico, eterico, mentale, emotivo e spirituale. Semplicemente usando due modalità tra le più ancestrali, istintive e disponibili a tutti: il toccare e la voce.
La voce, allenata e accordata in modo facile da apprendere, ma rigoroso nel suo essere; il tocco, che diventa un’esperienza di consapevolezza del proprio sé, grazie alle mani dell’altro che ci conferma e definisce.